Genndy Tartakovsky
Cartoon Network è uno dei
network di cartoni animati americani più grande e più in voga del momento, nel
suo palinsesto possiamo trovare alcune delle produzioni che hanno vinto più
premi in assoluto nella storia delle serie televisive di cartoon.
Tra i suoi cartoni
possiamo annoverare alcuni dei serial più famosi degli ultimi anni e che ci hanno
più appassionato, come ad esempio cartoni supereroistici del genere di “Le
avventure di Batman”, “Statix Shock”, “Batman Beyond”, “Justice League” o il
tanto acclamato e ultimo “Ben10”, serie dalle caratteristiche più comiche ed
irriverenti come “Mucca e Pollo”, “Matteo Babbeo”, “I am Weasel”, “The Grim
adventure”, ed anche i particolari “Dexter’s Lab” e le fantastiche “PowerPuff
Girls” conosciuto qui da noi come “Le Superchicche”, la lista che potrei farvi
durerebbe all’infinito quindi ci do un taglio e vengo a parlare dell’individuo
su cui ho deciso di scrivere quest’articolo.
Genndy (pronunciato
“Dzendy”) Tartakovsky, è un uomo di nascita russa proveniente da una famiglia
di dentisti ebrei che poco dopo la sua nascita decisero di migrare verso
l’occidente, fermandosi anche per un periodo di 3 anni qui in Italia, ma solo per
poi spostarsi definitivamente negli States.
Arrivato a Chicago, il
ragazzo non si fece mancare l’occasione di distinguersi nel corso dei suoi
studi e così ebbe l’opportunità, arrivato al College, di iscriversi in una
delle università più ambite della California, ossia il California Institute of
the Arts, abbreviato in CalArts. All’interno dell’istituto seguì un corso di
animazione, il corso che aprì le porte a tutta la sua carriera prossima e
futura. Compagno di scuola dei non meno famosi Rob Renzetti e Paul Rubish,
venne a conoscere in seguito anche Craig McCracken.
McCracken che aveva
trovato lavoro presso “Hanna & Barbera” ed aveva visto e già conosciuto
l’efficienza del trio d’amici universitari, raccomandò il terzetto al suo capo,
che poco dopo decise di assumere anche loro. Da qui la carriera di Genndy prese
decisamente una svolta decisiva.
Grazie ad Hanna &
Barbera, inizò a lavorare per Cartoon Network (Canale che fa parte del colosso
dell’animazione) ed in poco tempo si avvalse della creazione di alcuni dei
serial più accreditati. Tra queste serie possiamo trovarne alcune del calibro
di Dexter’s Lab, PowerPuff Girls, Star Wars:Clone Wars, il magnifico , geniale
ed eccentrico Samurai Jack, Sym-Bionic Titan, ed altre ancora.
Queste serie vincono
alcuni dei premi più prestigiosi, tra cui anche degli Emmy.
Il genio e la forte carica
produttiva di quest’uomo ci hanno regalato alcuni degli episodi più
interessanti e divertenti di animazione che si possano immaginare. Certamente
tra tutte le serie che ha prodotto e scritto sono maggiormente legato a
“Samurai Jack”, un cartone unico nel suo genere. I disegni piatti in 2d, le
lunghissime scene di muto, gli scenari pazzeschi, l’uso del 16:9 per un cartone
televisivo, insomma devo essere sincero a parer mio un cartone veramente
innovativo, di cui magari avrò modo più in là di parlarvi ancora.
Comunque tornando a noi al
giorno d’oggi il russo naturalizzato americano si sta dedicando più a film
d’animazione come il già visto “PuwerPuff Girls The Movie” ed il simpatico
“Hotel Transylvania”, qualche anno fa aveva anche annunciato di avere in
cantiere un film conclusivo per “Samurai Jack”, serie mai terminata, ma
purtroppo per cause di tempi e permessi sembra che il progetto sia stato accantonato. Spero vivamente che
l’idea venga ripresa in considerazione perché sono ormai molti anni che noi
affezionati del samurai bianco aspettiamo che la fucina di trovate del russo si
rimetta in azione sul nipponico personaggio.
Qui in Italia, a parte
Walt Disney e da qualche anno a questa parte Hayao Miyazaki, non si parla mai
dei creatori, scrittori e disegnatori che sono dietro a tutti gli splendidi
cartoni che vediamo, ma la mole di lavoro che si nasconde dietro quel DVD che
vedete sul divano con i vostri figli e che poi buttate nel dimenticatoio o su
uno scaffale è veramente molta. Io credo che andrebbero un po’ più considerati
e così nel mio qual modo mi sono sentito obbligato a spendere qualche riga per
un uomo che forse meriterebbe un po’ più di notorietà. E comunque se adesso
doveste chiedervi di chi sia quel nome assurdo e quasi impronunciabile che si
trova alla fine o all’inizio di molti dei cartoni più belli su Cartoon Network
e dintorni, adesso saprete darvi una risposta.
J.Pooch
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